Questo numero di L-JUS si apre con la pubblicazione del saggio a firma del presidente del nostro Centro studi, Mauro Ronco, sul significato dell’essere patrioti, in un momento storico nel quale il termine incontra un nuovo ‒ se pur controverso ‒ rilancio, e su quanto l’amore di Patria sia correlato alla pietas e al perseguimento della giustizia.

I saggi successivi affrontano tematiche che sono state, e in parte sono, al centro della discussione, non soltanto giuridica, in ambito nazionale:

  • Pietro Dubolino approfondisce la questione dei reati di opinione e della operatività del principio costituzionale della funzione rieducativa della pena nei confronti di chi sia condannato per un illecito configurabile in quella tipologia di illeciti penali. Egli fa specifico riferimento alla previsione, contenuta nel ddl Zan, di sanzioni accessorie miranti più a una ‘rieducazione’/coercizione dei convincimenti personali, che al contenuto della previsione di cui all’art. 27 Cost.;
  • Francesco Farri, sempre traendo spunto dal ddl Zan, tratta del frequente mancato rispetto della copertura finanziaria di talune leggi, in particolare di quelle a elevato tasso ideologico;
  • Francesco Cavallo si interessa delle “sentenze gemelle” dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n. 17 e n. 18 del 9 novembre 2021, in tema di concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative (spiagge, stabilimenti balneari, ma non solo), e illustra le ragioni per le quali è assai approssimativo parlare, come hanno fatto taluni operatori del settore e taluni esponenti politici, di “diktat di Bruxelles” o di “turismo in balia dei giudici”.

Transizione ecologica è espressione che ha assunto un rilievo strategico, se una parte consistente delle risorse del PNRR è a essa dedicata. Per questo le è dedicata una apposita sezione, con un contributo di Domenico Airoma sul condizionamento ideologico assai marcato nelle politiche ambientali, mentre Maurizio Ascione e Francesco Camplani affrontano i profili problematici della normativa del settore, anche sul piano del diritto comunitario, internazionale e comparato.

 

La sezione ‘approfondimenti’ si apre con una riflessione di Antonio Casciano riguardante il rapporto fra coscienza e diritto. È seguita da un ampio contributo di Domenico Menorello, che ricostruisce gli interventi normativi degli ultimi anni in tema di famiglia e di diritto alla vita. Si conclude con lo studio di Enzo Marangione su alcuni aspetti dell’Enciclica Fratelli tutti: pur essendo L-JUS una rivista giuridica, essa è ben lieta di ospitarlo, nella prospettiva dell’apertura di un confronto serio sui profili che tratta, sulla scia dell’insegnamento di Rosario Livatino che, nella conferenza Fede e diritto tenuta il 30 aprile 1086 a Canicattì, rimarcava come «queste due realtà (fede e diritto) sono continuamente interdipendenti fra loro, sono continuamente in reciproco contatto, quotidianamente sottoposte ad un confronto a volte armonioso, a volte lacerante, ma sempre vitale, sempre indispensabile».

 

Alfredo Mantovano