Il fascicolo si articola in due parti, la consueta Sezioni Studi e la Sezione dedicata alla pubblicazione degli Atti del Convegno organizzato dal Centro Studi Rosario Livatino il 19 maggio 2023 in collaborazione con il prestigioso Austin Institute for the Study of Family and Culture sul tema “Lo stato della famiglia tra Italia e Stati Uniti”.

Nella prima Sezione meritano anzitutto attenzione due interventi, il primo di Daniele Onori e il secondo di Francesco Farri, su argomenti di importanza storica primaria.

Il dr. Onori fornisce informazioni precise in ordine al Convegno tenutosi a Roma il 26 giugno 2023 in occasione della Giornata Internazionale che le Nazioni Unite hanno dedicato sin dal 1989 «contro l’abuso di droga e il traffico illecito».

Il Governo italiano ha aderito quest’anno con il massimo impegno a tale  Giornata, cui hanno recato il loro contributo, oltre al Presidente della Camera Lorenzo Fontana, al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi e al Vice Presidente del Senato Maurizio Gasparri, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, con delega di funzioni in materia di politica antidroga, e la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il messaggio lanciato dal Convegno romano è che le istituzioni dello Stato e, in primis, il Governo non possono limitarsi a gestire il danno provocato dall’uso, esteso fino all’età adolescenziale, delle droghe, ma debbono invertire la rotta, da troppi anni indirizzata verso approdi sempre peggiori, individuando le tendenze profonde che caratterizzano la situazione attuale e fronteggiando adeguatamente i nuovi scenari emergenti.

L-JUS presenta inoltre il testo della relazione “Considerazioni sul tema della «dignità umana»” in vista dell’istituzione di una Giornata mondiale a essa dedicata, che Francesco Farri ha tenuto all’Università di Oxford alla conferenza internazionale “Human Dignity Conference” svoltasi il 27-29 luglio 2023.

L’Autore, ribadito che la dignità umana quale valore assoluto e non negoziabile costituisce il fondamento dei diritti dell’uomo, si sofferma sul ruolo dei giuristi  nel chiarificare il concetto di dignità umana, elaborando un discorso razionale sui suoi contenuti e sulle sue manifestazioni. Come cultori del diritto essi debbono ricordare che esso è lo strumento razionale necessario per selezionare ciò che effettivamente appartiene alla dignità umana, per metterne in disparte gli aspetti spuri.

Sempre nella Sezione Studi si può leggere un approfondito articolo del dr. Francesco Camplani, Ph.D. in diritto penale e ricercatore nell’Università di Macerata.

Lo scritto è dedicato all’abolizione (a partire dal luglio 2022) del reato di pubblicità abortiva, previsto al § 219 a dello Strafgesetzbuch tedesco. L’evento fa tristemente cadere “una norma di civiltà e di profonda umanità…” in uno dei principali e più influenti ordinamenti giuridici europei, che pure, negli anni ’70, aveva elaborato una legislazione sull’interruzione della gravidanza che riconosceva, almeno sul piano teorico, la rilevanza primaria del diritto alla vita del concepito.

Il testo di Aldo Rocco Vitale, Ph.D. in Filosofia del diritto, dal titolo “Prospettive bio-giuridiche tra unitarietà del fenomeno successorio e dignità della vita umana” affronta il tema alla luce del principio sorgivo della dignità. Tra le molteplici problematiche che affiorano, l’Autore esamina approfonditamente il tema della ereditabilità degli embrioni e dei gameti crioconservati, che ha carattere quasi paradigmatico per «la comprensione reale delle tensioni che si stanno venendo a creare per incedere del progresso tecnico tra l’unitarietà del fenomeno successorio da un lato e la tutela della dignità della vita umana dall’altro».

Chiude la Sezione Studi un articolo dell’avv. Stefano Cavanna, già componente del Consiglio Superiore della Magistratura, che illustra con ampiezza i saggi del prof. Bruno Capponi raccolti in un libro dal titolo “Legittimità, interpretazione, merito. Saggi sulla Cassazione Civile”.

Bruno Capponi, Ordinario di diritto processuale civile nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università LUISS, è tra i più insigni esponenti del nostro ordinamento giuridico anche per essere stato magistrato ordinario e per avere svolto, in qualità di esperto del Governo italiano, molteplici attività internazionali, in sede di Consiglio d’Europa e di Unione Europea.

Cavanna mette in luce la perizia dello studioso nel descrivere l’evoluzione del ruolo stesso della Cassazione che, da giudice del caso concreto (seppure di legittimità), è divenuto sempre più organo apicale proteso a «limitare il giudizio il più possibile ai vizi del processo (inammissibilità, improcedibilità) o ad un giudizio sommario e sbrigativo nel merito (manifesta infondatezza peraltro giudicata in forma monocratica)».

Nella seconda Sezione sono pubblicati gli atti del Convegno tenutosi a Roma il 19 maggio 2023 nel prestigioso Palazzo Baldassini di via delle Coppelle ove è la sede dell’Istituto Sturzo.

L’evento internazionale ha ricevuto, sia per l’oggettiva rilevanza del tema che per l’autorevolezza dei relatori, una calorosa accoglienza da parte dei soci del Centro Studi Livatino e da parte di autorevoli esponenti delle istituzioni politiche italiane.

Hanno inviato messaggi di adesione i Presidenti del Senato e della Camera, Senatore Ignazio La Russa e On. Lorenzo Fontana; il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni; il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano; il Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi; il Ministro per le Riforme Istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati; il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli; il Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Fabio Pinelli; i sottosegretari al Lavoro e alle Politiche sociali, Claudio Durigon e al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Sandra Savino; la componente del Consiglio Superiore della Magistratura, Isabella Bertolini.

Particolarmente significative sono state le parole di Giorgia Meloni. Fornendo garanzie politiche per il miglioramento sostanziale delle condizioni socio-economiche della donna madre e della famiglia, ella non ha omesso di ricordare che una nuova vitalità della famiglia è strettamente connessa con «la difesa di ciò che la natura ha stabilito e che alcuni esseri umani hanno deformato: vogliamo una nazione in cui non sia più scandaloso dire che siamo tutti nati da un uomo e una donna, una nazione nella quale non sia un tabù dire che la maternità non è in vendita, che gli uteri non si affittano, che i figli non sono prodotto da banco che puoi scegliere e restituire se non ti piacciono».

Il Convegno, preceduto da una sessione di apertura, si è svolto in due sessioni di lavoro, con una breve pausa, dalle ore 14.30 alle ore 19.00, con amplissima partecipazione di pubblico per tutta la durata dell’evento.

Lasciando pochi cenni ai testi qui pubblicati integralmente, occorre ricordare alcuni tratti degli interventi introduttivi.

Andrea Bixio, Presidente dell’Istituto Sturzo, Professore emerito di Sociologia generale alla Sapienza di Roma ‒ che ha offerto generosamente la sede ai convegnisti ‒ ha introdotto la Giornata sottolineando la scissione che la famiglia sta subendo in epoca contemporanea tra la sua dimensione naturale e quella sociale e culturale.

Daniela Bianchini, componente del Consiglio Superiore della Magistratura, ha proposto ai partecipanti alcuni spunti di riflessione in tema di famiglia e di relazioni familiari partendo da cinque “parole chiave” – lavoro, comunicazione, formazione, scuola, false idee di progresso e di libertà – soffermando l’attenzione sul rapporto fra instabilità economica e nascita di nuovi nuclei, nonché sulla difficile conciliazione fra impegni lavorativi e impegni familiari; sull’importanza del dialogo rispettoso in famiglia, funzionale alla trasmissione dei valori e delle conoscenze e sui cambiamenti relazionali che sono stati registrati a causa dell’uso eccessivo dei social network e dei devices; sulla consapevolezza dei ruoli e delle competenze, sia dei genitori che dei professionisti che si occupano a vario titolo dei rapporti familiari, specie nei casi di nuclei disfunzionali o conflittuali; sulla valorizzazione dell’alleanza scuola-famiglia, anche nell’ottica di ridurre la dispersione scolastica e consentire ai minori una formazione adeguata per il futuro inserimento nella società e nel mondo del lavoro.

Maria Teresa Bellucci, Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha esposto principalmente i profili di azione dell’attuale Governo, ponendo il tema della famiglia in relazione a quello dei diritti umani e osservando come la contrapposizione ideologica che ha investito la famiglia abbia avuto degli effetti negativi soprattutto sui più piccoli, il cui superiore interesse è spesso proclamato in modo soltanto formale, poiché alle esigenze dei bambini sono anteposti i desideri degli adulti. La salvaguardia dei diritti fondamentali dei minori esige la presenza di servizi educativi adeguati, di sostegno alle famiglie in difficoltà, esige un contesto educante. L’Italia – ha rilevato l’on. Bellucci – ha sprecato troppe energie nel fare della tutela dei diritti una battaglia ideologica. Per questo motivo è stato pagato un prezzo altissimo in termini di calo demografico. Dai dati OCSE risulta che in Italia la percentuale delle donne lavoratrici che riesce ad accedere a servizi di assistenza all’infanzia è notevolmente inferiore a quella di altri Paesi, influendo sulla scelta di non fare figli, di posticiparne il concepimento o di limitarne il numero. Gli studi in materia confermano che l’ingresso nel mondo del lavoro delle donne in forme stabili e capaci di conciliare l’attività lavorativa con gli impegni familiari favorisce la nascita dei figli. L’attuale Governo – ha aggiunto l’on. Bellucci – si è da subito impegnato per agevolare  l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro, incentivando i datori di lavoro ad assumere lavoratrici; attenzione è stata dedicata anche alle necessità delle famiglie con disabili, in una visione dell’Italia che non si limita ad erogare sussidi, ma che si impegna piuttosto a dare stabilità.

La prima sessione è stata introdotta da Marianna Orlandi Ph.D., Direttore esecutivo dell’Istituto di Austin per lo studio della famiglia e della cultura, animatrice instancabile del Convegno e, prima ancora, promotrice dell’amicizia degli accademici statunitensi e italiani: ella ha ben esposto le ragioni e i fini del Convegno  internazionale.

Il primo relatore è stato il prof. Giancarlo Blangiardo, Ordinario di Demografia e Presidente dell’Istat, che ha fornito con rigore scientifico le drammatiche valutazioni statistiche sulla decrescita in Italia  e ha esposto i possibili rimedi per invertire l’attuale tendenza.

Ha poi preso la parola Catherine Ruth Pakaluk, Professoressa di Economia alla Catholic University of America. Con grande acume e con vero  amore per la famiglia ella ha presentato gli aspetti positivi, anche sul piano sociale, delle famiglie numerose in America, auspicando che anche in Italia possano presto maturare quei frutti di gioia e di condivisione affettuosa che si generano normalmente all’interno delle famiglie numerose.

La prima sessione è stata chiusa da Francesco Farri, Professore Associato di Diritto Tributario nell’Università di Genova, il quale ha esaminato, principalmente nel campo tributario, i nodi di carattere economico e finanziario che occorre sciogliere per conferire aiuti effettivi ai giovani per la formazione della famiglia.

La seconda sessione è stata aperta da Mark Regnerus, Professore di Sociologia nell’Università del Texas a Austin e Presidente dell’Austin Institute for the Study of Family and Culture. Egli ha dipinto un vasto affresco in cui purtroppo prevalgono ombre oscure sulle condizioni della famiglia negli Stati Uniti e, più in generale, nel mondo occidentale.

In segno di speranza ha formulato l’auspicio che, per la sua bellezza, merita di essere trascritto: «L’Occidente ha bisogno di un’istituzione culturale che offra speranza, promuova il matrimonio, critichi una sessualità smodata, elogi la castità tra l’uomo e la donna, valorizzi le famiglie, si rallegri per i bambini e aiuti le persone a raggiungere questi fini. All’Occidente, non occorre una politica, ma un percorso. Ne conosco uno ed anche voi lo conoscete: la Chiesa. Dunque, forse occorre tornare a dare ascolto a tale istituzione che esiste già. Dobbiamo dare l’esempio».

Sono poi intervenuti Emanuele Bilotti e Mariana Orlandi.

Il primo, Ordinario di Diritto Civile della Famiglia all’Università Europea di Roma, ha magistralmente evidenziato la differenza tra il quadro della famiglia naturale delineato dalla Costituzione italiana del 1948 e le deviazioni e le perversioni che caratterizzano gran parte della cultura familistica oggi dominante.

La seconda, illustrando con esempi concreti le migliori modalità (best practices) di vita familiare ha aperto i cuori alla speranza che non tutto è perduto per la famiglia perché la serietà dell’impegno delle nuove generazioni la può far rinascere.

Ha concluso i lavori Mauro Ronco, Presidente del Centro Studi Rosario Livatino, che si è limitato a due notazioni. Con la prima ha fatto affiorare il carattere anticristico della rivoluzione familiare, che non data soltanto da oggi;  che ha una remota storia nel tempo e che conobbe, proprio nel secolo in cui Nostro Signore Gesù Cristo compì la sua opera di redenzione, una particolare accelerazione.

Con la seconda ha trasmesso il messaggio che l’odio antigenerativo che offusca molta parte della vita contemporanea è il riflesso di una lotta in cui il nemico preternaturale cerca di cancellare dall’uomo l’immagine di Dio, che, in quanto Amore infinito, è infinita generatività.

Mauro Ronco

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